Una bambina morta a cinque anni e misteriosamente “rinata” dopo un sogno della madre; fasti e declino dell’aristocrazia siciliana e luoghi memorabili di un Sud profondo e ancora da scoprire. C’è questo e molto altro nel libro «È già mattina – Storia di Alessandrina, la bambina che visse due volte» del giornalista e scrittore Alberto Samonà (Bonanno editore, pagg.136, 12 €), che sarà presentato venerdì 29 novembre, alle 17.30 nella Sala di Venere a Palazzo Carfratelli-Seghetti, in corso Mazzini 251 ad Ascoli Piceno. Dialogherà con l’Autore, Davide Aliberti e Giuliana Poli. Ingresso libero.
LA TRAMA – Nei primi anni del Novecento un presunto caso di reincarnazione scuote gli ambienti intellettuali italiani. È la storia di Alessandrina, nata da un’antica famiglia siciliana e incredibilmente identica alla sorellina morta a cinque anni, con la quale la bambina ha in comune tratti somatici, ricordi d’infanzia e abitudini. La piccola, una volta cresciuta, manifesta anche straordinarie facoltà di sensitiva, delle quali restano numerose testimonianze. A far da cornice ai fatti narrati, il quadro di una Sicilia che non c’è più, travolta dalla modernità e consegnata all’oblio, con sullo sfondo i fasti, le passioni e la decadenza dell’aristocrazia, di fronte ai cambiamenti della società.
Una storia vera, tratteggiata nelle pagine del volume attraverso particolari inediti, presentati con la puntualità di un saggio e lo stile narrativo di un romanzo storico, che è forse lo specchio stesso della Sicilia, perché ne interpreta lo spirito e il sentimento più profondo, che va al di là del tempo, attraversando epoche, generazioni e circostanze. Momenti, che come le stagioni, sembrano passare, ma che ritornano, pur sotto sembianze apparentemente mutate. E così, fra i ricordi andati della “belle epoque”, un soffio antico aleggia ancora fra le pieghe di Palermo, come un alito di vento senza tempo che, solitario, prosegue nel suo viaggio eterno. E una bambina, poi donna, il cui spirito non muore.
Alberto Samonà (1972), giornalista, vive e lavora a Palermo. Scrive per il quotidiano Libero. Dirige il giornale on-line Resapubblica.it. Ha scritto per il Secolo d’Italia, L’Ora, La Sicilia, Oggi Sicilia. Ha pubblicato libri ispirati al ‘pensiero tradizionale’ e alla conoscenza di sé: Le colonne dell’eterno presente (2001), La Tradizione del sé (2003), Il padrone di casa (2008), Giordano Bruno nella cultura mediterranea e siciliana dal ‘600 al nostro tempo (2009), Bent Parodi. Tradizione e Assoluto (Tipheret 2011). Suoi saggi critici sono inseriti in diversi volumi. Per il teatro ha scritto e diretto gli spettacoli Una fiamma a Campo de’ Fiori e L’oro del cavaliere. Ha inoltre scritto i testi teatrali Le notti di Casimiro, ispirato alla figura del pittore Casimiro Piccolo, e Arcani maggiori. Dal suo racconto La bambina all’Alloro, il cantastorie irakeno Yousif Latif Jaralla ha tratto lo spettacolo Le orme delle nuvole. Fa parte della giuria di “Subway letteratura”. È consigliere della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella.
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